Bressanone non può vivere senza i suoi dintorni e viceversa. Per scoprire la ricchezza artistica e culturale del territorio, l’ospite deve incamminarsi lungo gli innumerevoli sentieri e – seguendo la direzione in senso orario degli antichi pellegrinaggi da occidente a oriente – visitare gli antichi masi, le chiese con i loro campanili svettanti verso il cielo e i cicli pittorici che si dispiegano sulle loro pareti; deve poi soffermarsi a gustare piatti e vini prelibati negli hof e negli innumerevoli gasthof dove l’autunno è scandito dal törggelen, la merenda a base di castagne, speck e prodotti locali accompagnati dal vino novello. Un patrimonio culturale invidiabile lo accoglie offrendo storie, leggende, architetture ed iconografie che coprono la storia dell’arte dal romanico ad oggi, accompagnate da una ricchezza archeologica (antichi luoghi di culto, scivoli della fertilità e coppelle) tra le più importanti della regione. E questi tesori e luoghi si possono ammirare nel più completo silenzio, interrotto soltanto dai suoni della natura, assaporando i ritmi di una vita ormai dimenticata altrove.
Bressanone è la città dalle ricercate architetture del passato e del presente, forme e volumi che affascinano nella loro contaminazione continua. L’anima della città va cercata nei vicoli, sotto i portici mercantili, negli affreschi del chiostro, nelle preistoriche coppelle e nelle soglie consumate dai pellegrini e dai visitatori, nelle antiche osterie, nel continuo incrociarsi di narrazione gotica e di racconto rinascimentale, con evidenti concessioni al rococò e alle suggestioni floreali del secessionismo e del liberty. La presenza di una famosa biblioteca nel vicino monastero agostiniano di Novacella si aggiunge a quella di una delle più importanti collezioni europee di presepi ospitata nelle sale dell’Hofburg, il Museo Diocesano, antica sede del principe-vescovo.
Bressanone non è soltanto teatro (da osservare) ma spazio da vivere dove è imperativo il passeggiare lento, perseguendo la ricognizione dello spazio urbano – o quello dei paesi limitrofi – per scoprire, meravigliarsi e interrogarsi sul significato mitico di quanto ci troviamo di fronte. Un territorio mitico, in un certo senso, è l’oggetto del sogno della storia, su cui s’iscrivono o si manifestano sintomi, figure, “scritture”, regioni del desiderio.
Questa guida nasce da continui e annosi vagabondaggi per paesi, masi, periferie, montagne e acque della conca brissinese, alla scoperta dell’arte e delle mani che l’hanno creata nel corso dei secoli. Una guida che vuole raccontare, per cenni essendo impossibile l’esaustività, il corpo di questa terra, il suo respiro impercettibile, le sue lingue e culture – tedesca, ladina e italiana coniugate sui muri e negli intagli lignei e nella pietra –, i fruscii sonori dei ritmi domenicali e di quelli lavorativi. Per una volta svestiamoci dei nostri panni quotidiani per indossare quelli degli innumerevoli viaggiatori che hanno attraversato questo territorio nel corso dei secoli, pronti ad accogliere ciò che stava fuori da se stessi, predisponendoci alla meraviglia, alla sorpresa, all’irruzione della bellezza della storia.
Erscheinungsdatum: 01.05.2018
ISBN: 978-88-6876-180-6
Seiten: 152
Buch flexibler Einband (Paperback)
Sprache: Italiano
Format: 200 x 250 mm
Gewicht: 599 g
Auflage: 1
Preis: 15,00 Euro
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