Racconti sempre nuovi, spesso incredibili, che riemergono da anni lontani, racconti che alle volte l’autore ha vissuto in prima persona, quando vestiva le divise che il fascismo imponeva ai bambini, o anche più tardi, da liceale. Fino alla divisa di alpino. La serie Bolzano scomparsa, insomma, continua ad attingere dalle lontane esperienze di Ettore Frangipane, oppure da letture non ancora completate di giornali dell’Ottocento, reperibili prevalentemente presso la biblioteca provinciale Tessmann, quando c’era il Kaiser e l’aquila bicipite, e si scriveva e leggeva in gotico. Poi apparvero nelle nostre edicole i giornali italiani in caratteri latini, con tanto di aquile fasciste, ed altre aquile più tardi ancora, ma stavolta naziste, fino a giungere – oggi – all’aquila tirolese. Dalle aquile di Druso, figliastro di Augusto, che conquistò a Roma queste valli, questo corrucciato rapace le ha sorvolate nel tempo in lungo e in largo, e non è forse un caso che la legione di Druso di chiamasse “Rapax”. Ma un’aquila che i più anziani a Bolzano ricordano ancora, fu quella catturata in val Gardena negli anni Trenta, ed esposta in una voliera a parco Petrarca (che allora non si chiamava così). Era un omaggio di scalatori ladini al prefetto fascista di Bolzano, nel ricordo, per l’appunto, delle lontane aquile romane. Una povera aquila questa, via via più spennacchiata col trascorrere degli anni, fino a spegnersi. Da allora la voliera non esiste più e di rapaci non è più il discorso Anche per avviare questo tredicesimo volume della serie Bolzano scomparsa sono stati consultati vecchi e vecchissimi giornali. Ne sono stati ricavati 50 articoli e un centinaio di foto.
data di pubblicazione: 06.09.2022
EAN: 978-88-6876-294-0
copertina flessibile
lingua: Italiano
formato: 168 x 240 mm
edizione:1
prezzo: 15,00 Euro